Opera di Maxs Felinfer - Olio su tela - 40 x 60 cm (Italia 2011)
Tutto sembra fluire ma nulla si muove, esterno e interno raccontano storie diverse anche se uno sguardo acuto ci direbbe che si tratta delle stesse cose, dello stesso tempo, e che tutto ciò è stato aggiustato per apparire come ambiti differenti.
Allestita con tanta accuratezza la finestra incorniciata del fondo indebolisce la scarsa protezione che la sala potrebbe offrire.
Il personaggio è cosi legato ai suoi pochi fogli di carta sul tavolo che più che guardarli crea tutta l’impressione di essere in un rapporto ipnotico con essi.
Le lampade del tetto, spente, al cospetto di tanta luce che invade la sala, sembrerebbero rinforzare ancora di più il concetto d’inutilità dell’esistenza di esse.
E il quadro, quello vero, irreale quanto l’atmosfera dell’ambiente, ha lasciato cadere qualche sasso sul tavolo, interrompendo sicuramente la riflessione.
di Maxs Felinfer - Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società
RIFLETTENDO
Luogo di solitudine e di angosce,
di dubbi e di paure,
luogo di silenzi interminabili
pieno di pensieri privi di parole.
Strana prigionia
costellata di finestre
e inondata di luce,
strano confine
tra il fuori e il dentro.
In tempi rarefatti
tutto è incerto.
di Patricia Vena