23 gennaio 2013
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Opera di Maxs Felinfer - Olio e componenti elettronici su cartone - 70 x 100 cm (Italia 2008)
Quante voci sono taciute, quale silenzio occupò lo spazio della vita, e ancora oggi mi domando quale fu il vero senso del massacro. Quante invidie, frustrazioni e egoismi firmarono l’ordine finale determinò che un’umanità, molto più importante che il poco valore di quei cinici boia che la lapidarono, dovesse soccombere nella notte della ragione.
Ogni giorno, ad ogni ingiustizia perpetrata dedico un pensiero che mi produce un dolore lacerante perché questo non è solo cronaca del passato, sta accadendo proprio adesso nel mondo intero e ci mentono, ci fabbricano una realtà diversa dalla vera tragedia.
Io disprezzo questa gentaglia, fatelo pure voi e pensate che il mondo è di tutti.
di Maxs Felinfer - "Sensiblizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com
Vidi strade case mattoni
tutti disposti in ordine perfetto
in silenzio e in attesa
di qualcosa di imminente.
Potevo sentirne il respiro trattenuto
il tremito controllato.
E poi vidi la morte
emergendo ad ogni angolo
sfacciata e cinica.
E capii.
Era già accaduto
e la città non se n’era ancora accorta.
di Patricia Vena
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da you-ng
23 gennaio 2013
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18:08
Opera di Maxs Felinfer - Olio e componenti elettronico su cartone - 50 x 70 cm (Italia 2008)
Osservando la tua faccia buffa, molto colorata, il tuo naso a punta, il tuo cappello un po’ ridicolo,e il tuo vestito a pezze quadrate e triangolari viene subito da ridere o da sorridere, ma, in nessun momento, Arlecchino, ci passa per la mente di pensare al senso profondo della lacrima nera che hai dipinta sulla guancia.
Nello stesso modo, guardando un quadro fatto con pezzi di computer ormai buttati con tanta leggerezza, si fa fatica a pensare a colui che restò ad aspettare il papà che non tornò mai dalla miniera, o la mamma, il fratello o la sorella che no si sono più potuti alzare, avvelenati dai liquidi nocivi con cui si recuperano certi minerali particolari usati nelle schede elettroniche.
Sarebbe interessante, in tanto guardiamo questo arlecchino fatto quadro, pensare a tutti i diritti tolti ai lavoratori per mantenere il budget e fare in modo che possa continuare la sfrenata corsa verso il nuovo potente computer, che durerà poco in modo da venderne subito un altro.
A me è venuto da pensare, mentre maneggiavo le schede per fare l’opera, che una vita, di un uomo o di una donna a me sconosciuti, mi scivolava fra le dita.
di Maxs Felinfer - "Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com
Come campi coltivati
come dolci movimenti
appena percepibili
forse colline
o distese di grano …
Di sicuro ci sarà un ruscello
il rumore del vento
e l’ombra di un albero
dove fermarsi a sognare.
di Patricia Vena
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da you-ng
23 gennaio 2013
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18:05
Opera di Maxs Felinfer - Olio e componenti elettronici su cartone - 50 x 70 cm (Italia 2008)
Ancora i vapori si elevano dalle masse riscaldate che si mescolano. Nelle grandi catastrofi c’è un’enorme potenza che sprigiona energia per trasformare il tutto, generando il nuovo, come se una donna cosmica, con un urlo terrificante che dura tutta l’eternità della trasformazione in atto, partorisse quest’ordine nascente della materia. Poi i suoi seni si gonfiano per allattare di vita questa massa ancora multipla ma pronta a riordinarsi, e così, per un lunghissimo periodo, gli esseri viventi germinati dall’evento si sentiranno al centro del miracolo, finché un giorno avrà inizio un’altra trasformazione.
di Maxs Felinfer - "Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com .
Ma quanti sogni bisogna sognare?
E quante storie raccontare?
Quanti colori possiamo ancora inventare
prima che le coscienze si sveglino
dal lungo sonno che sta uccidendo il mondo?
di Patricia Vena
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da you-ng
22 gennaio 2013
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19:11
Opera di Maxs Felinfer - Olio e componenti elettronici su cartone - 64 x 88 cm (Italia 2008)
Scendono lentamente, vincendo la resistenza di un mare di fumi densi, in un tempo in cui l’avventura è quella di restare vivi, in un’era in cui la vita sembra essere l’ultima priorità. Non hanno destino, poiché anche loro sono ormai vestigia di un futuro passato, trascorso troppo velocemente per acquisire il prestigio di un relitto. Si tratta piuttosto dello scarto di un tempo fugace che coronò la loro esistenza per così poco tempo che non riuscirono neanche a invecchiare a sufficienza. Una modernità che celebra la totale perdita di dignità delle cose e degli uomini. Per completare il deprimente quadro, la morale fa un inchino davanti al denaro e l’etica è cosa dei greci antichi.
di Maxs Felinfer - "Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com
Dentro la terra
giù
giù
nel profondo
della scura materia
di fuoco
di sabbia
di fango
melma primordiale
e generatrice
ci sono pulsioni
di vita nuova
di Patricia Vena
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da you-ng
22 gennaio 2013
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19:08
Opera di Maxs Felinfer - Olio e componenti elettronici su cartone - 64 x 88 cm (Italia 2008)
Uno spazio soffocante, è tutto ciò che resta l’indomani della follia di un’umanità superficiale e auto gratificata dalla propria stupidità.
Ciò che furono verdi prati iniziarono a diventare paludi solforose fino a seccare l’ultima foglia, sino a fare diventare l’aria densa e la temperatura insopportabile, dove perfino le ombre persero il suo aspetto invitante per immedesimarsi nel paesaggio.
Ogni tanto, in luoghi come questo, qualcuno passa guardando il cielo opprimente, poiché qualche volta gli è stato raccontato che prima c’erano gli uccelli.
di Maxs Felinfer - "Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com
Sono ancora lì?
Io, sono ancora lì?
C’è ancora qualcosa di me in questo luogo così vuoto
e così affollato di ombre rimaste da sole?
di Patricia Vena
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22 gennaio 2013
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19:07
Opera di Maxs Felinfer - Olio e componenti elettronici su cartone - 64 x 88 cm (Italia 2008)
Ruggine e muffa, funghi avvelenati dai residui tossici che s’imboscano nelle cataste di materiali che furono l’orgoglio di un’era industriale tramontata, è questo che comincia a prevalere come vestigia del nostro tempo.
Il passato ci ha lasciato il Colosseo, il Partenone, il Taj Mahal, le piramidi d’Egitto, la muraglia cinese, la Sagrada Familia di Gaudì e ancora un numero stupefacente di meraviglie, e noi ci stiamo lasciando dietro una devastazione arida, infetta e contaminata.
Nel futuro, una specie particolare di scarafaggi sopravvissuti al disastro grazie alla loro grande capacità di mutazione, non avranno né memoria né biblioteche che ricordino il nostro passaggio per il martoriato mondo che resterà.
Complimenti “specie superiore”!
di Maxs Felinfer - "Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com
Sanguino
e nel sanguinare
mi integro
divento parte
mi confondo tra gli altri.
Sanguino
e il mio sangue
che mi gocciola intorno
tinge ciò che mi circonda,
così, alla fine,
io e te ci assomigliamo.
di Patricia Vena
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22 gennaio 2013
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19:00
Opera di Maxs Felinfer - Olio e componenti elettronici su cartone - 88 x 64 cm (Italia 2008)
A volte mi trovo a pensare ai veri e incommensurabili segreti dell’esistenza.
Mi penso ripetuto all’infinito, come una successione di fotocopie degradandosi fino a diventare illeggibili. Sono io, ma diverso, immerso in un processo di trasformazione dove ogni particella di me stesso, ha memoria di tutto me e di cosa sarò. Immagino il big bang nel suo origine, contenendo in polvere disordinata il nostro futuro. Mi fermo lì, il pensiero va oltre, mi appare un’immagine apocalittica ove l’inizio di tutto aveva già registrato nella memoria di ogni sua molecola la fine che l’aspettava,il tempo è relativo, inutile.
Dopo siamo arrivati noi e con la nostra megalomania ci siamo aggiudicati la colpa di tale fine … o eravamo già contemplati in quella memoria originaria?
di Maxs Felinfer - "Sensiblizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com
Ci sono anche esplosioni gioiose
c’è la luce
ci sono anche i colori
dei dolci frutti maturi
nonostante tutto.
di Patricia Vena
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22 gennaio 2013
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18:56
Opera di Maxs Felinfer - Olio su tela - 100 x 70 cm (Olanda 1982)
Io voglio proprio sapere, per quale motivo, se dipingo sul muro di un palazzo pubblico la polizia mi arresta per rovinare il bene comune, ma se, invece, un costruttore, in combutta con un politico, realizza un palazzo abusivo che poi va demolito a nostre spese, nel migliore dei casi, o crolla sulla testa di poveri bambini poiché fatto a risparmio per rubare, nessuno va in galera. Quale democrazia è quella che nomina dei rappresentanti che, già in partenza, si sa che sono amici dei ladri, o che loro stessi sono dei ladri, per poi mettere nelle loro mani i proventi di tutti i nostri sacrifici. Quale istinto masochista ci muove a compiere tale atto e, quel che è peggio, a subire poi a testa bassa le conseguenze di tale scelta. Uomini e donne, state attenti a non riprodurvi più, non vale la pena continuare a mettere nella giostra dei martiri la cosa che più amate, i vostri figli. Vedremo, poi, a chi ruberanno questi signori e poi ancora vorrei vedere chi renderà lecito con il voto il loro operato criminale. di Maxs Felinfer - "Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com
CROLLO
Troppo grande
troppo alto
troppo vecchio
troppo stanco
quel palazzo
che contiene tutto
il passato e il presente
ma per fortuna non il futuro.
Crolli pure, quel palazzo,
venga giù,
ogni singola pietra,
ogni maledetto mattone,
così finalmente,
forse, potremo ricominciare.
di Patrica Vena
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22 gennaio 2013
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18:47
Opera di Maxs Felinfer - Olio su tela - 40 x 60 cm (Italia 2009)
In quale immensità, con quale incoscienza e coraggio l’uomo sensibile e di buona volontà lascia il suo segno trascendente!
Basta un gesto per compiere l’atto con cui si acquista la propria dimensione, anche quando l’ambiente ci fa sentire insignificanti. Quando faccio riferimento a questo non parlo solo e unicamente dell’artista che, creando la sua opera, ha già generato una trasformazione fra prima e dopo nel contesto generale, ma di chiunque, concependo il vero senso dell’esistenza, offre con il suo tocco unico e irrepetibile un apporto al bene comune. Perciò, senza paura né vergogna, date il giusto valore a ciò che è venuto con voi, che siete diversi ai miliardi di altre persone che abitano il nostro mondo, regalate il vostro granello per costruire la più grande spiaggia. Poi, il sole che tutto vede bagnerà di luce e di calore quel lembo dove si può recuperare un giusto riposo.
Costruire mi è sempre sembrato più edificante che distruggere. Non parliamo, poi, di quelli che rubano i granelli degli altri per farsi la spiaggia nel giardino di casa propria.
di Maxs Felinfer - "Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com
IO
sola davanti all’infinito
provo a raccontare il tempo,
a nominare l’esistenza,
a enumerare ciò che non conosco.
di Patricia Vena
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da you-ng
22 gennaio 2013
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18:19
Opera di Maxs Felinfer - Olio su tela - 40 x 60 cm (Argentina 1978)
Bene, oggi voglio dedicare il mio articolo ad un miracolo. Sì, un miracolo o qualcosa del genere. Non vi sembra proprio superlativo essere qui, a scambiare delle idee, ad esprimere i nostri pensieri, nonostante la nostra effimera dimensione in confronto all’universo in cui viviamo? Quante volte alzando gli occhi e penetrando con lo sguardo l’immensità dello spazio circostante ci siamo domandati: “ma quanto sono piccoletto?”. Credo che tutte le risposte che ci siamo dati siano state, per quanto sproporzionate, molto generose. Se il più piccolo microbo che naviga nelle costellazioni del nostro corpo, fosse riportato alla stessa scala con cui noi ci rapportiamo all’universo, al nostro fianco ci risulterebbe più alto dell’Everest. Ecco da dove nasce il delirio d’onnipotenza dei nostri politici: loro si fermano al fatto di sentirsi più grandi del microbo (se almeno fossero più intelligenti!).
Tornando al miracolo di essere qui, malgrado essere degli infinitamente piccoli microbi dell’universo, possiamo dire di avere la capacità di comprendere e stupirci della grandiosità del mega spettacolo in atto. Be’, non tutti, alcuni sono dei politici e sono più legati ai microbi che all’enorme danza di pianeti e stelle che dipingono di meraviglia l’universo.
Voi dirette che ce l’ho con i politici, sì, ce l’ho con loro perché nello sfrenato desiderio di fagocitare tutta la ricchezza possibile per loro, non pensano nemmeno al danno ben più grande che causano vendendo la nostra libertà a chi poi si prende tutto e ci fa regredire all’età degli schiavi, e questa volta lo saremo tutti. Popolo sovrano, lo schiavista questa volta non è un uomo in carne ed ossa con la frusta in mano, sono società finanziarie votate solo al profitto. Non producono niente, oltre il dolore e la miseria.
Bene, voi mi domanderete che c’entra il miracolo e la nostra piccolissima dimensione. C’entra, c’entra, abbiamo parlato di microbi, bene, quando ce ne becchiamo uno potente, finiamo al letto e se non abbiamo cura possiamo finire in una bara.
Ok signori, piccoli microbi di questa società, è ora di mandare al letto i poteri che ci stanno schiacciando.
di Maxs Felinfer - "Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società"
maxs@seblie.com
MONDO
Navigare senza rotta
nell’immensità silenziosa,
galleggiare dolcemente
senza fretta né traguardo,
così,
per il solo piacere
di lasciarsi andare.
di Patricia Vena
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