Opera di Maxs Felinfer - Olio su tela - 30 x 40 cm (Argentina 1975)
Abbiamo osservato con assoluta superficialità come, di questi tempi, l’arte e la cultura si siano degradati fino a relegare il loro ruolo ad un intrattenimento vacuo e superficiale, con il consenso complice di chi doveva difendere la loro natura primaria. Quando facciamo riferimento a chi aveva il compito di tutelare l’integrità di tale importante aspetto della vita dell’uomo, non dobbiamo limitare la responsabilità a coloro che politicamente rivestono questa funzione, poiché loro, lo sappiamo già, sono interessati molto di più a un gioco personale di potere e redito proprio, piuttosto che all’ interesse di tutti. Dobbiamo coinvolgere in prima persona i diretti interessati che, incantati da fuochi d’artificio di effetto “stupefacente”, si sono disinteressati a quello che spettava loro per diritto. Resta da aggiungere che, a complicare ancora di più la storia, entra in gioco la contesa sulla domanda se la cultura sia di destra o di sinistra, come se dicessimo che Dio e juventino o interista, con l’intenzione di confondere ulteriormente le acque, volontariamente.
Quando si parla di cultura è indispensabile capire di cosa si tratta, giacché è facile fare confusione pensando che essa incarni un ruolo secondario, non indispensabile nella vita moderna e perciò è ora di apprendere che è stata, è e sarà la cultura a darci la consapevolezza che abbiamo del nostro tempo, della nostra società civile e di noi stessi.
E’ logico, in democrazia, che ognuno possa esprimersi a favore o contro la cultura dominante, giacché questa rappresenta una tendenza temporale che può, nell’ evolversi, dimostrarsi sbagliata o carente per le esigenze comuni. Per fare questo, però, serve prima conoscerla profondamente, viverci dentro, immergersi in essa. Ciò implica il cambiamento di una cultura per un’altra, non di una cultura per lo svuotamento della ricchezza interiore dell’individuo e della società tutta.
Ma, quando sentiamo l’ opinione che esprimono certi personaggi del mondo politico sulla cultura e i ragionamenti sui quali fondano il trattamento che ad essa riservano, dobbiamo ricordare la vicenda di Galileo Galilei. Questi signori, con tutta scioltezza, danno la loro opinione dando per scontato, anzi, senza nemmeno pensarci, che la terra è tonda e che gira in torno al sole, quindi senza tenere minimamente conto che questa affermazione costò al pensatore la libertà. E come questo ci sono qualche migliaia di altri esempi. Questa mancanza di responsabilità nel confronto dell’identità della comunità, alla quale devono la loro poltrona, non è concepibile, così come non è accettabile la manipolazione dell’opinione pubblica per confermare questo attacco ai beni più pregiati, l’arte e la cultura di un popolo.
Una società che dimentica gli interessi di coloro che la compongono, trasforma la vita comune in un travaglio inutile sia alla società che al singolo individuo.
di Maxs Felinfer - "Sensibilizzare l'uomo migliora la salute della società"